La cattedrale di Rouen
Su consiglio del professor Marchis, ho provato a immaginare un quadro che potesse rappresentare questo blog. Immediatamente, ho subito pensato alla celebre rappresentazione, o meglio anzi, alle celebri rappresentazioni della cattedrale di Rouen di Claude Monet.
Monet é probabilmente il pittore che, forse più di tutti, rappresenta ai nostri occhi l'impressionismo.
Impressionismo non significa copiare la realtà per quello che è, ma significa pitturare le impressioni di ciò che si dipinge, significa guardare all'oggetto che si vuole rappresentare con un nuova necessità: si sente ovvero il bisogno di esprimere, attraverso la propria opera, le impressioni che sono suscitate in noi.
George Clemenceau, grande statista francese nonchè amico di molti impressionisti, disse: "Le tele avrebbero potuto essere cinquanta, cento, mille, tante quante i minuti della sua vita."
Proprio la celebrità del monumento, oggetto di visite turistiche, riprodotto in migliaia di fotografie, dà a Monet l'occasione di superare la banalità della cartolina illustrata che inquadra equilibratamente il soggetto; la facciata è vista obliquamente e solo in parte; le torri sfuggono alla nostra attenzione.
Infine, un motivo per cui questa serie di opere è a mio parere così affascinante consiste nel fatto che non essendo mostrata nè l'altezza, nè la larghezza della cattedrale, ciascuno di noi può integrarla secondo la propria sensibilità, così che da semplici spettatori, ci trasformiamo anche noi in attori.
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